“L’Accordo Stato Regioni del 25 gennaio 2021, pubblicato il 29 gennaio 2021 in Gazzetta ufficiale, approva il Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu 2021-2023). Il piano ovviamente non analizza solamente gli aspetti legati ai virus influenzali ma anche ai coronavirus.L’influenza è una malattia respiratoria acuta conosciuta da molto tempo, ma il virus che ne è causa è stato identificato solo agli inizi degli anni Trenta dello scorso secolo. I virus influenzali sono in grado di infettare uomini, altri mammiferi e uccelli, e si raggruppano in 3 diversi tipi: A, B e C, ma solo i primi due sono importanti per la specie umana. In realtà nel documento non si legge nulla di nuovo, se non il fatto di alzare l’allerta quando sta per arrivare una pandemia, dove si dovranno attuare in maniera più rigida le misure che già conosciamo e abbiamo affrontato per Covid-19, ad esempio: lavoro a distanza (smart e home working), mascherine, disinfezione ecc.”
“Il documento si concentra anche sulla formazione del lavoratore. Nella formazione sulla sicurezza sul lavoro dovranno trovare sempre più spazio i temi relativi ai comportamenti igienici, alla gestione di eventuali emergenze. Il lavoratore deve essere istruito sulle misure di comportamento personale da adottare: indossare mascherine chirurgiche o mascherine FFP secondo la valutazione dei rischi; lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o in assenza con soluzioni idroalcoliche, in particolare dopo aver starnutito, tossito o essersi soffiati il naso; starnutire o tossire in un fazzoletto di carta o nella piega del gomito; mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro (cosiddetto distanziamento fisico); identificare e comunicare precocemente eventuali sintomi influenzali; adottare le misure di protezione individuali per impedire la trasmissione della malattia.”
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3005_allegato.pdf
Come detto quindi, nulla di nuovo, anche perché queste sono le indicazioni che sempre sono valide quando si ha a che fare con microrganismi che si trasmettono per via aerea, come i virus influenzali o il coronavirus.
Oltre alla parte generale sulla sicurezza sul lavoro, l’appendice A contiene altre due sezioni, una dedicata ai lavoratori del settore sanitario e una dedicata alle forze di polizia.
Per il settore sanitario è previsto come essenziale quanto segue:
Per le forze dell’ordine invece occorre, che ogni Amministrazione istituisca a livello centrale una struttura di gestione dell’emergenza pandemica, cui sia preposto un Dirigente medico per ogni singolo Ente, con il compito di assicurare il coordinamento delle attività di prevenzione a livello periferico e di mantenere il collegamento con il Ministero della Salute. Inoltre si deve:
In generale rispetto a quanto è riportato nel piano pandemico, c’è da dire che già l’emergenza Covid-19 ci ha insegnato che certe misure, come il lavaggio delle mani, il distanziamento e la sanificazione, siano misure che dovremmo applicare sempre. In particolare perché sono misure igieniche sempre utili, anche nei confronti di quei microrganismi meno pericolosi (come i rhinovirus o i coronavirus del raffreddore). Ovviamente nel momento in cui si dovessero avere le avvisaglie di pandemie più violente o pericolose, allora tali misure andranno inasprite, arrivando a ciò che abbiamo già vissuto in certi periodi a causa del Covid-19.